Nel recensire questi due episodi di Dead of Summer, vorrei parlarvi come parlerei a dei miei amici e per questo vi chiedo: ma che cazzo stiamo vedendo?
Nel commentare insieme questa stagione, non ho mai nascosto il mio amore per il trash – sì, ma quello fatto male/bene – e non ho tentato di nascondere nemmeno una volta che Dead of Summer poteva essere considerato un buon passatempo estivo. Questo fino a che non ho visto The Dharma Bums.
Il sesto episodio tratta un filone narrativo tanto caro agli amanti dell’horror, quello delle evocazioni demoniache e della tavola ouija. Non si possono prendere le pietre miliari di un genere e maltrattarle in questo modo, rendendole in maniera così semplicistica e arraffona, non si può fare nemmeno se sei un telefilm di serie B della Freeform e il tuo pubblico si aspetta solo cafonate. E, a maggior ragione, non lo puoi fare se il panorama televisivo irrompe con prodotti del calibro di Outcast, Damien e nell’immediato futuro Exorcist. Non puoi, a meno che tu non ambisca al suicidio.
Una seduta spiritica che va male, un esorcismo che viene praticato da un diciottenne che recita metà Padre Nostro in spagnolo, zompando oltretutto metà preghiera. Vi prego, no. Non insultate la nostra intelligenza facendoci passare per credibile una pagliacciata del genere.
Durante la possessione scopriamo che Amy è il portale, ma ormai non ci sorprende la cosa. Holyoke la vuole davvero davvero davvero morta e, insomma, deve esserci una ragione per questo.
Tutto il mistero che ruotava intorno a Deb sparisce con questo episodio, perché scopriamo che non ha nulla a che fare con gli avvenimenti del Campo, eppure la sua decisione di darsi alla pazza gioia con il fantasma del suo ragazzo, consapevole che quello sia un fantasma, la rende in assoluto il personaggio più creepy della serie; ancora più creepy di quello che si fa tagliare la lingua (e anche qui, andrebbe aperta una bella parentesi per stabilire quale rito demoniaco abbia bisogno del sangue di lingua per funzionare).
Nel vedere questo episodio ho avuto la sensazione di guardare uno dei comic movie nati sulla falsa riga di Scary Movie, di quelli che non facevano ridere nemmeno sotto solletico ma che ti lasciavano con tantissima pena addosso.
Con Townie la situazione è leggermente meglio, ma oramai la serie tv ha perso ogni tipo di… beh, non si può parlare di credibilità perché quella non ce l’ha mai avuta, ma sicuramente di interesse.
Arriviamo al nocciolo della vicenda, almeno in parte, e colleghiamo alcuni dei misteri della stagione. Attraverso una serie di qualunquismi senza fine (esempio lampante ne è il discorso finale tra Garreth e l’Insegnante, in cui quest’ultimo lo accusa di aver abbandonato Damon), scopriamo che la mente dietro i delitti, non solo di quell’anno ma anche del passato, è proprio lo sceriffo. Garreth lo scopre per una deduzione del tutto random su un particolare assolutamente dimenticabile, ma questo non mette assolutamente la parola fine ai misteri di Dead of Summer. Abbiamo ancora Holyoke a piede libero e tre episodi per finire la stagione.
Trovo giusto essere arrivati alla rivelazione di almeno uno dei misteri della stagione prima della fine della suddetta per non ritrovarci con il classico season finale che funge da spiegone, ma questo non basta assolutamente a risollevare le sorti della serie. Quando la necessità di addentrarsi più profondamente nella sfera sovrannaturale si è fatta più preminente, Dead of Summer non ha saputo reggere le aspettative ed ecco che una godibile serie tv estiva si è tramutata in un tripudio di trash becero e per niente apprezzabile.
Fatemi sapere le vostre opinioni sulla serie e passate a fare un saluto alla pagina di Dead of Summer Italia!